Il Reliquario della Madonna delle Lacrime


Il 29 agosto del 1953 a Siracusa avviene un evento prodigioso: un piccolo quadro raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, viene visto lacrimare. Il quadro, posto al capezzale della camera da letto di un´umile famiglia abitante in via Degli Orti di San Giorgio n. 11, era stato un dono di nozze di una parente. La notizia fa subito il giro della città e poi di tutti i paesi vicini, la gente accorre ad ammirare l´evento prodigioso, fra gioia e stupore, gridando al miracolo. La Chiesa, dapprima prudente, non può stare a guardare, e per opera del parroco don Giuseppe Bruno, costituisce una commissione incaricata di esaminare le lacrime. Tale commissione costituita da chimici dell´ufficio igiene di Siracusa, dopo aver analizzato le lacrime emesse dal quadretto comparandole con quelle di una persona adulta e di un bambino, giunge alla conclusione che: "l´aspetto, l´alcalinità e la composizione inducono a far ritenere il liquido esaminato di analoga composizione del secreto lacrimale umanoquot. Il quadretto dopo il prelievo delle lacrime, non piange più. Le lacrime residue dopo le analisi, furono raccolte in un´ampolla incastonata all´interno del Reliquiario che, quindi, rappresenta la viva ed inconfutabile testimonianza dell´evento.
Il Reliquiario, è opera dell´artista siracusano Biagio Poidimani, professore all´Accademia delle Belle Arti di Roma. Poggia su un piede a base ottagonale e, al di sopra della impugnatura, vi sono tre piani sovrapposti.
Nel primo piano vi è custodita: parte di un panno ricamato utilizzato da Antonina Giusto (proprietaria assieme al marito Angelo Iannuso del quadretto), per coprire e custodire il quadretto, che spesso era interamente bagnato dalle lacrime; inoltre è custodita la metà di un fazzoletto anch´esso impregnato di lacrime, donato di Lisetta Toscano Piccione e la provetta in cui fu riposto il liquido prelevato dagli occhi del quadretto dalla Commissione Scientifica il 1 settembre (circa 30 gocce); alcuni batuffoli di cotone. Agli angoli della teca vi sono quattro statue: S. Lucia, patrona della città di Siracusa; S. Marziano, primo vescovo della città; S. Pietro e S. Paolo, colonne portanti della Chiesa, legati alla storia della prima comunità cristiana a Siracusa: Paolo perchè secondo gli Atti degli Apostoli è rimasto tre giorni a Siracusa; Pietro perchè secondo la tradizione, quando era vescovo di Antiochia, ha inviato il suo discepolo Marziano come primo vescovo della città: di Siracusa.
Nel secondo piano quattro pannelli ricordano il prodigio: la riproduzione del quadretto prodigioso; la lacrimazione nella camera da letto dei coniugi Iannuso; l´esposizione del quadretto in via degli Orti; il quadretto posto in piazza Euripide, primo "Santuario": all´aperto. Nel terzo piano, infine, custodita da quattro angeli, sta l´urna di vetro in cui vi è la fialetta che contiene le ultime lacrime, quelle rimaste dopo l´indagine scientifica. Il Reliquiario fu sigillato l´8 maggio 1954 e sulla base vi è una incisione in latino: "O Vergine delle Lacrime, strappa dalla durezza del nostro cuore lacrime di pentimento - 29 agosto 1953".

Corrado Azzaro
da Luce della Stella anno 5 n. 2 del aprile - maggio 2007

Torna Indietro